05/03/2012

Mi sento di essere un evasa. Quella dello scappare e sempre stata la mia natura, che in un senzo e positiva ma e anche molto negativa. Perche scappando, scappo anche dalle responsabilita, quelle di tipo scolastice. Ci ho provato, ma sentivo che non ero io. Allora scappare e la mia natura. Sono una che scappa. C'e sempre questa voglia di scappare sempre, sempre, sempre. Scappare da dove mi si tiene sotto controllo, come quando partii per l'avventura alla costa. Anche li, scappare, andare! Credo che in fondo e la mia molla. Andare avanti, guidare. Curiosita del nuovo, del diverso. Mi e sempre interessato il diverso...perche lo sono anche io. Ho sempre avuto questo problema di identita. Non appartengo a nessun cultura al 100 %. Sono legata al Belgio con la lingua, pero niente di piu. Pero sono conosciuta come l'inglese... Nell frattempo quando vado in Ingliterra sono conosciuta come "la francese". Mi fa stare male sta cosa... Non sono nessuno, sono un prodotto di un esperimento di un unione non comune. Sono un esperimento umano. La mia identita era gia definita prima che ho acquistato un essenza. Penso che sia per quello che oggi, non mi sento leggata a niente. Non sono legata a nessun ideologia, a nessun partito, non ho niente da rispondere a nessuno. Leggo Marx come avrei letto Victor Hugo. Io non sono un intelletuale. Ho solo una curiosita, a volte anche fisica. Voglio andare avanti, cercare, cercare l'altro. Occuparmi di tutto quello che e diverso. Uscire dalle righe. Allora, cosa sono? So solo una cosa, e che ci sono. Sono un esistente. Sono qui, non l'ho celto, ci sono, semplicemente.


 L'homme nait sans raison, se prolonge par faiblesse et meurt par rencontre. 

No comments:

Post a Comment

Followers