Voglio ribellarmi, prima di abituarmi alla fatalità
di questa società... poi ci ripenso e mi confondo. Non so chi o cosa credere...
e difficile pensare quando l'informazione la più basica e controllata da chissà
chi, chissà dove. Pero, quando si tratta di questione etiche e morali, sono obbligata
ad almeno pensarci. Cioè, non posso rimanere sconfitta, indifferente: devo
agire. Questo e il dovere dell'uomo secondo me, finche un giorno, l'uomo non dovrà
neanche pensarci, perche il mondo sarà giusto, libero e riconoscerà la sua bellezza.
Invece, oggi, la natura non sta vincendo, la stiamo rovinando. La natura
umana la sta rovinando. Pero, e troppo facile dirci: vabbe, ma la natura umana
non si può cambiare... Quindi, invece di abituarci all'ingiustizia, dobbiamo essere
partigiani. Siamo giovani, forti, e utili. Oggi, una generazione intera e stata
distrutta dalla crisi, non può costruirsi una famiglia, una vita per paura di
perdere il lavoro, per paura di non trovare da mangiare. Allora, pensiamo di
maniera costruttiva e intelligente, cos'e che si puo fare? Che cosa possiamo
fare per ridare alla gente il diritto di avere le cose le più basiche per
vivere? La coscienza c'e l'abbiamo tutti, non bisogna avere una nuova macchina
per pensare, i pensieri non si rubano, non si comprano. Allora, pensiamo
29/02/2012
I miei occhi giacciono in fondo al mare nel cuore delle alghe e dei corali
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